#BeAlive, i grandi valori positivi dello sport spiegati da 6 atleti

i valori dello sport a #BeAlive

La giornata del 26 settembre 2019 ha dato inizio alla seconda edizione del progetto #BeAlive – Il grande gioco dello sport. 250 giovani degli Istituti Secondari di Secondo Grado di Roma sono stati invitati al Teatro Golden per una mattinata interamente dedicata ai grandi valori positivi dello sport, raccontati attraverso le esperienze e la voce di atleti di alto livello.
Ispirazione, Rispetto, Compassione, Amore, Equilibrio e Gioia: 6 valori, gli stessi enunciati da Papa Francesco in occasione della conferenza mondiale su sport e fede, “Sport at the service of Humanity”, tenutasi nel 2016.

Tommaso Liguori, coordinatore editoriale delle partite di calcio su Sky Sport, ha moderato la conferenza. Il primo input per i ragazzi è partito proprio da lui; il giornalista sportivo ha infatti raccontato la storia della sua carriera, ricordando che in presenza di un sogno è vietato perdere la fiducia, ma bisogna sempre impegnarsi e lottare per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

La prima ospite chiamata sul palco da Liguori è stata Maria Moroni, prima donna tesserata nella Federazione Italiana Pugilato e Campionessa Europea Pugilato Femminile. Lei ha parlato dell’Ispirazione. Maria sin da piccola è stata ispirata da un sogno: diventare una campionessa. Ma non sapeva ancora in quale disciplina. Dopo aver provato la Coppia Danza e il pattinaggio artistico è riuscita a raggiungere il suo obiettivo in età adulta grazie alla pratica della boxe. “Anche io avevo un sogno – ha poi concluso la Moroni – mi ispiravo a un movimento, lo sport, ma con delle grandi incognite. Era qualcosa di più nobile, più alto di me. L’ispirazione è un tema molto intimo e lo sport mi ha permesso di capirmi, conoscere i miei limiti, sia fisici che emotivi. Dietro l’ispirazione verso qualcosa c’è molto lavoro, fatica e impegno. Perseguendo questo potete formare un patrimonio personale che vi servirà a migliorarvi”.

Secondo a salire sul palco è stato l’atleta Daniele Cassioli, Campione Mondiale Nazionale Paralimpica di Sci Nautico. Non vedente sin dalla nascita per via di una retinite pigmentosa Daniele ha spiegato il suo valore, l’Equilibrio. Ma come è possibile stare in equilibrio senza vedere?
Quello che ho imparato è che lo sport ci chiede di essere consapevoli delle nostre abilità, capire quello che sappiamo fare, perché è questo quello che conta. Il nostro equilibrio lo raggiungiamo con il nostro impegno e la sua conquista dipende soprattutto da noi stessi”. Ma ha aggiunto anche un secondo punto sull’equilibrio: “Dobbiamo poi renderci conto che ognuno ha il proprio equilibrio, diverso da quello di un altro. Mettere le proprie abilità, diversità e il proprio equilibrio al servizio di una squadra è il modo migliore per renderla vincente”.

Il terzo speech motivazionale è stato quello di Davide Raucci, Capitano della Benacquista Latina Basket. Davide ha parlato ai ragazzi dell’Amore, soprattutto dell’amore che lo lega alla pallacanestro. Ha concluso il suo discorso con un invito caloroso: “Innamoratevi, innamoratevi di uno sport! Ci saranno ostacoli ma se crederete in quello che state facendo raggiungerete sempre qualsiasi obiettivo vi porrete nella vita”.
Dopo Davide è stato il turno di un altro giocatore di basket: Matteo Cavagnini, Capitano S.S.D. Santa Lucia Basket in carrozzina. L’obiettivo di Matteo era quello di diventare calciatore ma la sua vita è cambiata per sempre dopo la perdita di una gamba in un incidente stradale. La pallacanestro in carrozzina gli ha offerto una nuova opportunità e un valido motivo per ricominciare a vivere e ad avere rispetto per se stesso. E proprio il Rispetto era il suo valore: “Ai miei ragazzi, prima di una partita, cerco di trasmettere la mia passione per lo sport e il rispetto che ho imparato ad avere per me stesso, per i compagni di squadra e per i ruoli. Senza rispetto, nello sport, non si va da nessuna parte”.

Camille Chenaux, atleta dell’Athletica Vaticana, tra i valori ha visto assegnarsi quello della Gioia e ha deciso di raccontare il giorno più felice della sua vita, quando i suoi genitori l’hanno portata a giocare a calcetto per la prima volta. Crescendo ha poi capito che al calcio preferiva l’atletica, ed è entrata nella squadra del Vaticano. Questo le ha permesso di fare una nuova scoperta: “Dopo la gioia dello sport a livello individuale ho scoperto un’altra gioia, la condivisione. E soprattutto ho capito che è importante godersela questa gioia, senza pensare subito al prossimo obiettivo”.

L’ultimo intervento è stato quello dell’ex giocatore Nazionale Italiana di Rugby, Andrea lo Cicero. Andrea ha parlato della Compassione, invitando i ragazzi a prendere il loro cellulare e a cercare il significato di questa parola su google. Ha rivelato che grazie alla compassione ha aiutato un giovane rugbista, reduce di un incidente stradale, a superare la chiusura in se stesso e ricominciare a vivere. “Nella vita dovete prendere tutto con responsabilità e sensibilità – ha poi concluso – senza sensibilità non potete far vostro nessuno dei valori di cui abbiamo parlato stasera”.

Terminati gli interventi gli studenti sono stati invitati a porre ai campioni le loro curiosità. Superata la timidezza iniziale alcune ragazze e alcuni ragazzi hanno posto interessanti domande, dando vita a un dibattito che ha arricchito la giornata di ulteriori riflessioni e spunti.
Ci auguriamo che questo sia stato solo il primo, importante, passo di un cammino che aiuterà questi giovani a crescere come adulti consapevoli e con valori e ad avere la caparbietà e la forza per affrontare con successo le difficoltà che la vita può porre sia in fase di crescita che in età matura.